Le 5 migliori città da girare in bici
La città patria delle bici per eccellenza. Nella capitale orange si contano più di un milione di biciclette e si calcola che circa il 60% degli spostamenti qui si fanno in bici, lungo i circa 400 chilometri di piste ciclabili cittadine. La grandezza della città, il suo terreno pianeggiante e la difficoltà di guidare una macchina nelle sue stradine rendono la bicicletta il trasporto perfetto. Ma anche se è il mezzo di trasporto ideale è bene tenere a mente un paio di cose prima di lanciarsi a pedalare lungo i suoi canali. Assicurati che la bici sia legata bene quando non sei nei dintorni, dato che qui, nonostante la tipica correttezza nordica, in un anno si rubano più biciclette di quante ce ne sono in totale. Poi rispetta tutti i segnali perché di sicuro la polizia non si farà problemi a multarti se infrangi qualche norma. E soprattutto, non perdere mai di vista le rotaie dei tram!
Un’eccezione meriodionale rispetto ai paesi del nord è il capoluogo della Catalogna, una città che ha lavorato duramente negli ultimi anni per assicurarsi un posto d’onore nella classifica delle località bike-friendly. L’aumento delle piste ciclabili e il sistema per il noleggio di biciclette pubbliche hanno trasformato in pochi anni il panorama della mobilità cittadina. Inoltre, alla fine del 2014 alla rete di bici pubbliche Bicing si sono aggiunte quelle elettriche. Un sistema però nato soprattutto per l’uso della cittadinanza locale quindi senza finalità ludica o ricreativa, quindi se vuoi visitare Barcellona e ammirare con calma i suoi edifici modernisti ti consigliamo di affittare la bici presso una delle tante compagnie private della città. Ricordati, però, che non puoi pedalare sulle corsie per i bus e sui marciapiedi, a meno che non superino i 5 metri di ampiezza.
Qui comandano le due ruote! Il volume di bici e l’amore che Copenhagen ha per le bici sono così grandi che perfino il traffico si regola in base alle biciclette e gli stessi semafori si sono adattati al ritmo e al flusso dei ciclisti. Qui la bici non è solo un mezzo di trasporto ma è diventato stile di vita a tal punto che puoi comprare caffé bollente, pancakes e perfino del sushi dai chioschi ambulanti a pedali. Più della metà degli abitanti per andare a lavorare o portare i bambini a scuola e la classe politica si è adeguata a questo modo di vivere la città, niente taxi o autisti alla guida di auto costosissime: i politici e alte cariche si dirigono ogni giorno verso il Parlamento danese in bicicletta!
Se hai in programma un tour d’Europa in bici ti consigliamo di passare direttamente da Copenhagen alla capitale tedesca lungo un percorso di 620 chilometri senza macchine che collega le due città. Curiosamente sono 620 anche i chilometri di piste ciclabili di Berlino che dispone oltretutto di vie con priorità esclusiva per i ciclisti, e i veicoli a motore possono circolare solo alla velocità massima di 30km orari. Inoltre, tra i vari sistemi per l’affitto di bici ne spicca uno, basato sulla buona volontà del ciclista: in un punto prestabilito e per una somma simbolica potrete procurarvi una bici, se alla fine della giornata vi impegnate a riportarla.
Ultima tappa finalmente italiana nella nostra capitale delle biciclette. Ferrara può vantare, infatti, il maggior numero di biciclette per abitante di tutto il Mediterraneo: su una popolazione di circa 130.000 abitanti si contanto 100.000 biciclette! Per le sue viuzze intricate circola pacificamente un tale numero di due ruote che ti sembrerà di essere in una città del nord Europa salvo gli innumerevoli castelli e palazzi, le piazze commemorative e le splendide mura rinascimentali che hanno portato Ferrara ad essere nominata Patrimonio dell’Umanità UNESCO. E il tutto senza neanche una pista ciclabile! Qui la convivenza tra pedoni, macchine e biciclette è davvero incredibile.
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