La corsa solidale di Ivana Di Martino
La partenza è fissata a Ventimiglia, sul confine italo-francese, l’arrivo a Muggia, confine italo-sloveno, da raggiungere dopo aver attraversato cinque regioni con tappe intermedie a Finale Ligure, Camogli, Borgo Val di Taro, Viadana, Legnago, Spinea, Lignano Sabbiadoro. Un’impresa superiore a quella già impressionante compiuta l’anno scorso con “Running for Kids“, il progetto FARO della Fondazione Terres des Hommes, 417 km corsi in 21 giorni. Di Martino ha abituato i suoi sostenitori a queste sfide apparentemente impossibili per i comuni mortali come il progetto “21 volte donna” del 2013, 21 maratone per 21 giorni con cui ha sostenuto la Fondazione Doppia Difesa.
Ma Ivana trova le sue motivazioni, oltre che nel sostegno a progetti solidali, anche dentro di sè. ReXist Run nasce anche per superare due brutti episodi personali: l’aggressione subita proprio correndo da sola sul Naviglio Grande lo scorso ottobre e la scomparsa della mamma un paio di mesi dopo. E come dice lei stessa “reXist Run nasce da un semplice pensiero: la voglia di esistere, di “essere in atto”. Il mio esistere è sempre coinciso col concetto di resistere, nel senso più assoluto del termine, cioè non cedere all’urto. Esistere è anche resistere, superando ogni ostacolo, affrontando sempre nuove avventure, che aiutano a diventare ancora più forti, scoprendo di poter fare cose che non si pensava di poter fare“.
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