Doping: come avvengono i controlli? Chi viene esaminato? Ogni quanto tempo? Ecco una breve guida edita da Multisport.

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Chi decide?

Le norme che regolano l’attività antidoping a livello mondiale sono emanate dalla World Anti-Doping Agency. Questa agenzia dirama ogni anno un Codice mondiale antidoping e relativi standard internazionali, che contiene un corpus di norme estremamente stringenti e precise. Il documento di quest’anno, in vigore dal 10 marzo 2016, è stato recepito e adottato dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) per mezzo del Nado, l’Organizzazione Nazionale Antidoping.

Chi viene controllato?

L’attività di controllo antidoping è attentamente vagliata e pianificata tramite delle precise disposizioni, che viene elaborato e aggiornato in base ai seguenti parametri:

  • i requisiti fisici del particolare sport,
  • l’aumento di prestazione e i vantaggi economici indotti dalle sostanze dopanti,
  • le statistiche e le serie storiche relative agli anni precedenti.

Valutato tutto questo, il Comitato controllo antidoping (un ente del Nado) stende ogni anno il proprio piano di distribuzione dei controlli, definendo quali saranno gli atleti soggetti ai controlli e le priorità tra le varie discipline.

In particolare, il comitato seleziona gli atleti usando due metodi, quello dei controlli mirati (che comprendono, per esempio, atleti che stanno scontando un periodo di squalifica o sospensione cautelare) e quello della selezione casuale.

Come si svolgono i controlli?

Dopo aver definito tutto, inizia l’attività di controllo vera e propria, che comprende esami urinari, ematici e relativi al cosiddetto profilo longitudinale, ovvero il passaporto biologico dell’atleta.

I controlli si svolgono, di norma, tra le 5:00 di mattina e le 11:00 di sera e “senza preavviso salvo in casi e/o circostanze eccezionali”. Gli atleti, inoltre, sono tenuti a informare il Nado del proprio luogo di permanenza e a rendersi immediatamente reperibili durante i periodi dei controlli.

Appena l’atleta viene informato di essere stato selezionato per un controllo, questi viene identificato e affiancato, fino al termine dei prelievi dei campioni, da un funzionario del Nado incaricato di vigilare sulla condotta corretta. I prelievi dei campioni di sangue e urina sono strettamente regolamentati in modo tale da non compromettere la sicurezza dell’atleta e, contemporaneamente, l’affidabilità dei test.